MONTAGNA D’INVERNO

Conoscere il manto nevoso

21 marzo 2023

La montagna in inverno è un vero spettacolo, la neve trasforma il paesaggio e crea panorami unici. Ciaspolate, sci alpinismo e alpinismo invernale sono tra le attività più amate che richiedono una buona preparazione fisica ma anche una conoscenza approfondita delle condizioni ambientali per poterle praticare in totale sicurezza e serenità.


 

Cos’è il manto nevoso?

Il manto nevoso è l'insieme della neve caduta al suolo e dalle stratificazioni di ghiaccio che si formano nel tempo. Si tratta di un vero e proprio trasformista: a volte si sprofonda al suo interno sino alla vita, altre volte si rimane in piedi sulla superficie. Conoscere il manto nevoso è importante perché può aiutare a prevedere il comportamento della neve sotto il proprio peso e a identificare eventuali pericoli, come le valanghe.

La stabilità del manto nevoso dipende da diversi fattori, tra cui la densità, la temperatura e la struttura della neve. Ad esempio, un manto nevoso fresco e compatto è meno stabile di uno vecchio e compattato dal vento. Oltre a questi fattori, è importante considerare anche le condizioni meteorologiche. Ad esempio, in caso di forti venti o di maltempo, il manto nevoso può essere deformato e la neve può accumularsi in modo irregolare, creando insidie per gli escursionisti.

Il rischio più pericoloso, le valanghe.

Generalmente, le valanghe si formano perché uno o più strati del manto nevoso non si sono coesi bene. Per questo fenomeno influiscono temperatura, umidità, gradiente termico, etc. A volte basta una leggera sollecitazione per generare una valanga.

 

Esistono diversi fattori che possono influire sulla formazione di una valanga, tra cui:

  • nevicate molto forti e in poco tempo;
  • riscaldamento e rigelo: quando il processo di riscaldamento diurno e successivo rigelo notturno non avviene, il manto nevoso diventa instabile;
  • tipologia di terreno: sui pendii erbosi o terrosi infatti la neve ha maggiore difficoltà ad aggrapparsi al terreno, questo può dare origine ad uno strato debole;
  • pendenza del terreno: una pendenza troppo ripida può favorire la formazione di una valanga;
  • vento: le raffiche di vento possono deformare il manto nevoso e causare la formazione di una valanga.

Come possiamo cercare di prevenire situazioni spiacevoli?

Alcuni consigli prima di partire

  • consulta il bollettino valanghe, emesso ogni giorno infrasettimanale nel periodo invernale: si trovano informazioni su innevamento, stato del manto nevoso e grado di pericolosità;
  • organizza con cura l’escursione: studiare l’itinerario permette di individuare quelli che per loro conformazione sono i percorsi più sicuri anche in caso di forte innevamento;
  • chiedi a persone esperte della zona: le valanghe generalmente si verificano sempre negli stessi punti;
  • non dimenticare gli essenziali: per poter intervenire autonomamente assicurati di avere con te pala, sonda, artva e zaino con airbag.

Alcuni consigli in loco

  • il bosco fitto è più sicuro rispetto a zone con meno alberi;
  • cartina e bussola alla mano! Sono ottimi alleati per non perdere l’orientamento;
  • se vai fuori tracciato evita gli avvallamenti, bensì preferisci dossi e creste, sono più sicuri;
  • occhi sempre aperti: osserva l’ambiente circostante e presta attenzione anche ai rumori di assestamento (woom);
  • preferire gli spostamenti in gruppo piuttosto che in solitaria.

Abbiamo citato il bollettino valanghe, ma di cosa si tratta e come può aiutarci?

Il bollettino valanghe è un documento che descrive brevemente la copertura nevosa, lo stato del manto nevoso e il pericolo di valanghe. Per queste informazioni viene utilizzata una scala di 5 livelli chiamata "gradi di pericolo".

La scala del pericolo descrive la probabilità che si verifichino valanghe e il grado di pericolo è definito in base a 4 fattori:

  • Consolidamento del manto nevoso
  • Le probabilità di distacco
  • Le cause del distacco
  • Le dimensioni delle valanghe

LA SCALA

GRADO 1 - DEBOLE

Consolidamento del manto nevoso: in generale è buono e la neve è stabile, ma non si escludono pochissimi o isolati siti pericolosi

Probabilità di distacco: è presente su pochissimi (cioè isolati) pendii ripidi estremi (più di 40°) e in condizioni sfavorevoli. La neve può sopportare sollecitazioni aggiuntive.

GRADO 2 - MODERATO

Consolidamento del manto nevoso: è moderato. I siti pericolosi sono localizzati e, in genere, richiedono carichi importanti per dare luogo a valanghe; non si escludono, tuttavia, isolate condizioni di debole consolidamento.

Probabilità di distacco: è presente su alcuni e localizzati pendii ripidi (più di 30°)* indicati nel bollettino. La neve può sopportare abbastanza bene sollecitazioni aggiuntive.

GRADO 3 - MARCATO

Consolidamento del manto nevoso: è moderato su molti pendii, debole su alcuni pendii localizzati.

Probabilità di distacco: è presente su molti pendii ripidi (più di 30°)*. La neve ha limitate capacità di resistere a sollecitazioni aggiuntive e tende anche a distaccarsi spontaneamente.

GRADO 4 - FORTE

Consolidamento del manto nevoso: è debole sulla maggior parte dei pendii.

Probabilità di distacco: è presente su molti pendii ripidi (più di 30°)*. La neve, quindi, tende a non sopportare sollecitazioni aggiuntive e aumentano i distacchi spontanei.

GRADO 5 - MOLTO FORTE

Consolidamento del manto nevoso: il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e instabile, anche su pendii di moderata pendenza.

Probabilità di distacco: è presente sulla maggior parte dei pendii ripidi (circa due terzi dei pendii), con estensione anche a quelli moderatamente ripidi (meno di 30°). La neve non è in grado di sopportare alcuna sollecitazione.

 

Se le previsioni meteo e le condizioni ambientali sono avverse, consigliamo di evitare escursioni in montagna. Per vivere un’uscita in serenità è fondamentale approcciare la montagna nel suo rispetto, in sicurezza e prudenza. L’unica sfida possibile è quella con sé stessi, perché se sfidi la montagna, punta al pareggio.



 

Se hai bisogno di maggiori informazioni sulle valanghe e i loro rischi, ti consigliamo di consultare il documento approfondito di AINEVA l’associazione interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe dell’arco alpino a questo link.

Ringraziamo Maurizio Bartoli, ambassador Kayland ed esperto di valanghe e della loro gestione, che ci ha aiutato nello sviluppo di questo articolo.